Foto sportive: come ottenere scatti di qualità (parte III)

“Boxing” fotografata da Gary Sissons

Eccoci alla terza e ultima parte di questo piccola guida ai segreti delle foto sportive.

Come abbiamo detto nei precedenti post, si tratta di una branca della fotografia non certo facilissima. Bisogna avere a che fare con la dinamicità, il che rende necessaria una dose non indifferente di abilità nel fotografo.

I 7 consigli su come fotografare gli eventi sportivi, spiegati di questi post, cercano e hanno cercato di aiutarvi ad applicare gli accorgimenti tecnici in diversi contesti, facendo sì che riusciate a scattare foto sportive di qualità sia in situazioni informali, sia in momenti più ufficiali.

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Foto sportive: come scattare al meglio (parte II)

F1-foto sportive

Eccoci al secondo post di questo piccolo viaggio nei segreti per ottenere foto sportive di qualità. Ci siamo chiesti, Come fotografare al meglio gli eventi sportivi?
Nell’excursus precedente vi abbiamo spiegato come rendere i vostri scatti un po’ più artistici attraverso l’impiego del particolare effetto panning.

Abbiamo ragionato considerando che la maggior parte dei lettori fosse in possesso di una compatta di livello medio –alto. In questa seconda parte di mini – corso entreremo nel dettaglio di quello che è l’equipaggiamento necessario nel caso in cui ci si trovi in possesso di una Reflex o di altre macchine che consentono di cambiare le ottiche.

Si tratta di un ulteriore passo, dal momento che passeremo dal dare consigli per situazioni personali, come una vacanza in montagna con gli amici, a fornire indicazioni utili per contesti un po’ più ufficiali, come può essere per esempio un servizio fotografico a una gara di corsa.
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Come usare una fotocamera Reflex I

Una fotocamera Reflex rappresenta l’oggetto del desiderio di molti amanti dello scatto di qualità. Per utilizzarla al meglio, alcuni pensano sia necessario un corso di fotografia.

Se non avete tempo di seguirne uno, oppure se lo fate e avete voglia di avere sotto mano qualche appunto in più, in questi post ti darò qualche dritta sull’utilizzo al meglio della vostra nuova fotocamera.

La speranza è che tutto quello che leggerete nelle prossime righe possa esservi utile.

E luce fu!

Cartier Bresson

La luce è il mondo per un fotografo, e quando si tratta di utilizzare un Reflex, tutto questo si può trasformare in magia, per via di quanto di davvero bello si può ottenere con una macchina performante.

Il nostro corso di fotografia inizia perciò da questo elemento fondamentale per chiunque voglia approcciarsi all’arte dello scatto.

Considerando come prerequisito la conoscenza della definizione di “diaframma”, la prima domanda che deve porsi un fotografo che impara a utilizzare una Reflex ( il fatto di averne in mano una non implica l’esser diventati dei piccoli Cartier Bresson!) è questa:

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Foto ritratto: 10 consigli utili (parte 2)

Foto ritratto bambino – ritratto di Jiri Hodan

In questo post leggerete altri consigli per migliorare le vostre fotografie di ritratto. Ovviamente non basta qualche articolo di un blog per raggiungere livelli professionistici: per quello è necessario frequentare un corso di fotografia, cercando il più possibile di carpire dal vivo i segreti dei maestri dello scatto.

Adesso però ecco gli altri suggerimenti per i vostri fotoritratti.

4. • Quanti scatti?
Non è facile cogliere perfettamente i lineamenti di una persona: sono tanti i fattori disturbanti che possono intervenire durante una sessione, perciò capita spesso di chiedersi quale sia il numero giusto di scatti da fare. La risposta classica vuole che sia 40. Premendo più di una volta il pulsante di scatto è così possibile avere molta più scelta, eliminando gli inconvenienti costituiti da occhi rossi, smorfie, espressioni magari un po’ ridicole.

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Foto ritratto: 10 consigli utili (parte I)

CIRCA 1953: Actress Marilyn Monroe poses for a portrait in circa 1953. (Photo by Michael Ochs Archives/Getty Images)

1953: Marilyn Monroe – ritratto. (Photo by Michael Ochs Archives/Getty Images)


La fotografia di ritratto
è un genere molto amato: niente come il volto di una persona è in grado di esprimere quelli che sono i moti interiori, aprendo una porta ai misteri dell’anima. Parte fondamentale per un buon Corso di fotografia base.

Il fotoritratto è un genere che ha attraversato gli anni senza mai passare di moda, e riuscendo sempre a innovarsi, in linea con i progressi tecnologici della materia. I più grandi fotografi si sono cimentati con i ritratti, regalando dei veri e propri capolavori che sono rimasti nel tempo come opere d’arte capaci di comunicare sempre qualcosa di importante.

Steve McCurry – National Geographic -foto ritratto

Basti solo pensare alla ragazza pakistana fotografata da Steve McCurry nel 1984 per National Geographic: i suoi profondi occhi azzurri riescono a toccare le corde più profonde dell’anima.

Con questo excursus di consigli non vi promettiamo di farvi arrivare a quei livelli, ma di aiutarvi a produrre scatti di qualità, avvicinandosi a un rapporto consapevole con la macchina fotografica.

1. Attenzione allo sfondo!

Nella fotografia ritrattistica è importante che lo sfondo non tolga l’attenzione dal soggetto principale, ossia la persona. Quindi, spazio alla creatività, ma con la cura di mantenere sempre la concentrazione sul centro “psicologico” dello scatto.

2. L’illuminazione

Quando si parla di fotoritratto, la forma di illuminazione che è sicuramente più d’aiuto a chi scatta è la luce naturale. In mancanza di questa, il fotografo può utilizzare la luce continua o il flash.

Nel primo caso, assume una grande importanza l’effetto calore prodotto dalle lampade in studio, che però, in particolari condizioni climatiche, può rivelarsi anche uno svantaggio.

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Tecnica fotografica: il tempo di esposizione

tempi-di-esposizione-fotografia

Oggi voglio parlarvi di un altro punto fondamentale nella fotografia e nella tecnica fotografica. Qualche giorno fa vi ho descritto il triangolo dell’esposizione che vi consiglio di leggere prima di questo, dove vi davo la panoramica dei tre parametri base che determinano la situazione tipo per un’ottima foto, tra cui il tempo di esposizione.

 

Vi dicevo che il tempo di esposizione o tempo di posa, indica l’ampiezza dell’intervallo di tempo durante il quale il diaframma rimane aperto. Più ampio è l’intervallo di tempo, maggiore è la quantità di luce che entra nell’obiettivo. Oggi invece vedremo di analizzare più a fondo i tempi di esposizione e come influiscono nelle nostre foto.

Il tempo di posa quindi è l’elemento essenziale per controllare l’esposizione cioè la quantità di luce che colpirà il sensore, e soprattutto per essere in grado di riprendere oggetti in movimento.

In tutte le macchine fotografiche reflex digitali è presente una ghiera sull’obiettivo, dotata di numeri, che permette di impostare il tempo di esposizione, i valori dei tempi di esposizione si misurano in frazioni di secondo, per esempio:
1/60 – un sessantesimo di secondo”, mentre 250 si legge 1/250 – un duecentocinquantesimo di secondo”.

Harold Edgerton in uno scatto molto famoso della Mela trafitta

Per scattare alcune foto sportive o dove abbiamo azioni particolarmente veloci, bisogna arrivare fino al millesimo di secondo e anche oltre; invece per le foto notturne o molto buie si può rendere necessaria anche una di posa di diversi secondi.

 

La progressione dei tempi di esposizione presente sulla maggior parte delle fotocamere Reflex o in in quelle a controllo manuale è la seguente: 1/4000, 1/2000, 1/1000, 1/500, 1/250, 1/125, 1/60, 1/30, 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, 1 secondo, 2, 4 e 8 secondi.

 

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Fotocamere digitali compatte quale scegliere 3

Compatte a ottiche intercambiabili

Compatte a ottiche intercambiabili

Tra le fotocamere digitali compatte questa settimana ho selezionato quelle a ottica intercambiabile, note anche come fotocamere IBRIDE o Micro quattro terzi. Sono attualmente la novità del mercato. Mettono a disposizione quasi tutto ciò che offre una reflex in un sistema più gestibile e compatto.

A differenza di una macchina fotografica Reflex, non hano il tradizionale specchio, e come una compatta di fascia alta o superzoom, utilizzano un mirino elettronico anche se in molti casi è un optional, e la modalità Live View sullo schermo LCD.

Non essendoci specchi  e mirino il corpo macchina è più piccolo e compatto. grazie alle ottiche intercambiabili è possibile dotarsi di un utile e molto pratico kit fotogragrafico vero e proprio con obiettivi che vanno dal tele al grandangolo alla possibilità di fotografare in 3D.

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